Ma torniamo al "Progetto Dialetto". Obiettivo?
Promuovere:
1) La produzione di poesie e racconti in dialetto, organizzando corsi, concorsi ed altre iniziative con la collaborazione di Pro Loco, biblioteche, librerie, piccoli editori.
Un esempio concreto lo fornisce l'Associazione Domà Nunch (informazioni al sito www.domanunch.org, che ha curato l'edizione di "Stori de stremizi", una raccolta di racconti horror vecchi e nuovi, e la traduzione di "Dracula", di Bram Stoker.
2) Una serie d'incontri fra gruppi, associazioni, operatori culturali o semplici appassionati di teatro dialettale: in particolare attori e registi delle compagnie teatrali, per trovare possibili soluzioni a problemi come il reperimento di spazi e fondi, la collaborazione fra compagnie per il "prestito" di attori, lo scambio di esperienze, ecc.
3) L'allestimento di commedie dialettali e l'istituzione di appositi corsi perché ogni compagnia teatrale possa produrre testi brevi. Il testo breve, infatti, è la forma ideale per il teatro di strada e per animare gli eventi organizzati dai comuni. A differenza dei testi lunghi,
Per un esempio di testo breve, rivolgersi alla gloriosa compagnia "La Maschera", di Abbiategrasso.
4) L'organizzazione di concerti di canzoni dialettali, dal repertorio classico ai gruppi nuovi, come i "Tantapaja" di Abbiategrasso.
5) I contatti con emigrati dei nostri comuni residenti all'estero, o loro discendenti, come i sedrianesi e gli arlunesi d'Argentina e i cuggionesi residenti negli Stati Uniti. Probabilmente
Un contatto possibile è il Museo Storico Civico di Cuggiono.
Esiste comunque anche una "Associazione Culturale dei Lombardi - Lussemburgo"
Ecco qua: cinque idee, e già il fatto di riuscire a realizzarne una potrebbe dare qualche soddisfazione. Ma realizzarle tutte e cinque potrebbe mettere in moto uno splendido "circolo virtuoso".
Pensateci, pensate a quella sensazione, rasserenante ma anche emozionante, di sentirsi.
E non mi dite che il dialetto divide: da buongustaio, apprezzo tutti i dialetti, e sarei felice se questa "operazione dialetto" scatenasse lo spirito di emulazione di veneti e siciliani, piemontesi e napoletani. Ma c'è un solo dialetto che considero mio: il milanese.
Già, ma quale milanese? Cittadino o arioso? Dèm, guarda minga tuss coss!!